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Un vero e proprio tempio della velocità: l’Autodromo Nazionale di Monza, costruito nel 1922 nel cuore della città brianzola, ospita uno dei circuiti più veloci della Formula 1, oltre che uno dei più antichi.
Nei 5793 m del tracciato brianzolo si contano quattro lunghi rettilinei, l'ultimo dei quali prima del traguardo è preceduto dalla famosa "Parabolica", una curva a destra a raggio variabile, insidiosa e per questo nota e amata dagli appassionati. Introdotta nel tracciato a partire dal 1955, la “Parabolica” deve il suo nome al fatto che la parte finale riproduce parzialmente un arco di parabola ed è da sempre un punto strategico dal punto di vista tecnico perché consente ai piloti, se percorsa bene e il più velocemente possibile, di ottenere un ottimo tempo. Uscire dalla curva in piena accelerazione permette di raggiungere prima la velocità massima possibile sul lungo rettilineo del traguardo.
Un tratto veloce ma allo stesso tempo insidioso, al punto che per aumentarne la sicurezza la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) ha richiesto dei lavori per adattare il tracciato brianzolo alle norme stabilite dalla federazione stessa.

La messa in sicurezza della "Parabolica"

Già oggetto di modifiche negli anni passati, con la creazione di canali di scolo per evitare che i rivoli d’acqua attraversassero la curva creando problemi ai piloti, la via di fuga della curva “Parabolica” nell’estate del 2014 ha subito un intervento di parziale asfaltatura che ha interessato la prima parte dell’area in precedenza ricoperta di ghiaia. L’asfalto è stato steso per circa il 50% della superficie totale esterna e prima delle barriere di protezione è stata mantenuta una striscia di sabbia necessaria per rallentare le monoposto prima dell’impatto contro le protezioni di sicurezza del circuito.
Oltre alla parziale asfaltatura della via di fuga, i progettisti hanno inoltre provveduto alla sostituzione dei cordoli esistenti con altri più bassi e alla riprogettazione dell’impianto di drenaggio, con l’aggiunta di un cordolo esterno e la posa del tappeto di erba sintetica nel tratto finale della curva, per limitare la possibilità per i piloti di aumentare la traiettoria di percorrenza della curva stessa.

I canali ACO per il drenaggio della storica curva

La realizzazione di un nuovo sistema di drenaggio in corrispondenza della "Parabolica" e della sua via di fuga, ha visto protagoniste le soluzioni firmate ACO.
In particolare, a lato della pista, a circa 50 cm dal bordo esterno, sono stati installati 450 metri di ACO Drain Monoblock RD 200 tipo 0.0, canale in calcestruzzo polimerico che si contraddistingue per la sua struttura monolitica, realizzata attraverso un processo produttivo altamente innovativo che consente di lavorare il calcestruzzo in pezzi unici che non necessitano di saldature.

Calcestruzzo polimerico e struttura monolitica sono i due elementi che hanno orientato la scelta dei progettisti sui prodotti ACO. Nella progettazione dei diversi interventi da eseguire sulla pista dell’autodromo, i tecnici hanno dovuto tener conto di un aspetto fondamentale legato all’aderenza degli pneumatici delle vetture da competizione, ovvero la capacità degli pneumatici di creare una specie di “effetto ventosa” con la superficie con cui vengono a contatto durante le diverse percorrenze.
Alla luce di questo aspetto si rendeva perciò necessaria la scelta di canali di drenaggio la cui griglia superiore fosse saldamente fissata al corpo in calcestruzzo.
La particolare configurazione di ACO Drain Monoblock, in cui canale e griglia si fondono in un tutt'uno, risponde proprio a questa esigenza, offrendo una soluzione ideale che non crea problemi alle vetture dovuti a un cattivo fissaggio delle griglie e allo stesso tempo è perfettamente funzionale per il drenaggio, captando le acque meteoriche che, vista l’inclinazione delle vie di fuga esterne verso la pista, confluirebbero altrimenti lungo la traiettoria di percorrenza delle monoposto, aumentando notevolmente la pericolosità del tracciato.

Il progetto di restyling della piazza richiedeva, infatti, la posa di un canale ad alta efficienza idraulica che allo stesso tempo avesse un impatto estetico minimale in un luogo storico di così grande pregio e fosse indicato per la classe di carico D400 per il possibile passaggio di mezzi di soccorso e di pulizia, nonché per lo svolgimento del mercato settimanale.

La struttura monolitica di ACO Drain Monoblock RD 200 tipo 0.0, canale dalla larghezza nominale di 200 mm e idoneo per classi di carico fino alla F 900 secondo la norma UNI EN 1433, garantisce massima sicurezza e stabilità in tratti stradali soggetti a traffico ad alta velocità, come le piste di Formula 1. Una soluzione ottimale anche grazie alle proprietà del calcestruzzo polimerico, materiale impermeabile che non assorbe acqua e che non è soggetto a sbalzi di temperatura, e grazie alla sezione a V che assicura la massima portata d’acqua anche in caso di precipitazioni molto intense.
Completa il sistema di drenaggio della pista l’elemento di ispezione, sempre in calcestruzzo polimerico, con telaio e griglia in ghisa GGG, anch’esso omologato per la classe di carico F 900 e dotato di giunti di sicurezza per tenuta stagna e sistema di fissaggio delle griglie Powerlock, meccanismo di bloccaggio senza viti che facilita la pulizia dei canali.

Un progetto di grande rilevanza per la fama e l’importanza del circuito che ospita il Gran Premio d’Italia e che conferma il ruolo di leader di ACO nella produzione di soluzioni all’avanguardia per piste automobilistiche di livello internazionale.