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Il progetto, firmato dallo studio di architettura olandese OMA guidato da Rem Koolhaas, ha coinvolto un’area di 19mila metri quadrati e combina sette edifici preesistenti (magazzini, laboratori e silos) e tre nuove costruzioni: Museum, spazio espositivo per mostre temporanee; Cinema, auditorium multimediale; Torre, ancora in via di costruzione, che diventerà uno spazio espositivo permanente di nove piani per la collezione e le attività della Fondazione.

Le dimensioni della conservazione e dell’ideazione coesistono e si confrontano reciprocamente in un processo di continua interazione «quasi fossero frammenti destinati a non formare mai un’immagine unica e definita, in cui un elemento prevale sugli altri», spiega l’architetto Rem Koolhaas. La caratteristica della nuova sede della Fondazione è così quella di avere ambienti diversi tra loro che coabitano: vecchio e nuovo, orizzontale e verticale, ampio e stretto, bianco e nero, aperto e chiuso che, come sottolinea Koolhaas, «stabiliscono la varietà di opposizioni che descrive la natura della nuova Fondazione. Introducendo numerose variabili spaziali, la complessità del progetto architettonico contribuisce allo sviluppo di una programmazione culturale aperta e in costante evoluzione, nella quale sia l’arte che l’architettura trarranno beneficio dalle loro reciproche sfide».

Il complesso, di forma rettangolare e con ingresso a est, è organizzato lungo due assi perpendicolari: l’uno, l’asse est-ovest, conduce alla Torre, l’altro, l’asse nord-sud, distribuisce i flussi tra gli edifici già esistenti e i nuovi involucri. I volumi storici dell’ex distilleria sono collocati lungo il perimetro del complesso, con ambienti stretti con pianta a cannocchiale sui lati nord e sud, mentre a ovest si trova un grande magazzino industriale che ospita una collezione di “veicoli d’artista”. Sul fronte est si affacciano altre costruzioni d’epoca e un edificio di quattro piani, la Haunted House, ricoperto di foglie d’oro. Le nuove costruzioni del Podium e del Cinema sono invece disposte trasversalmente rispetto al resto del complesso e sono separate da un’ampia piazza. Il Podium, collegato a sud e a nord agli stabili della vecchia fabbrica, si sviluppa su due livelli: quello inferiore, aperto e interamente vetrato, e il primo piano, più chiuso e con vista sulla Haunted House e sulla zona sud della città. Sull’altro lato della piazza il Podium si riflette nella parete a specchio del Cinema, parete che si aprendo consentendo al palco di spostarsi di 90 gradi e all’edificio di diventare teatro di manifestazioni all’aperto, sfruttando l’estensione della piazza.

Le soluzioni ACO per la Fondazione Prada

«Un repertorio molto complesso di ambienti e di materiali che vuole essere originale, composito e ricco quanto lo è la collezione artistica della Fondazione», questa la definizione di Koolhaas per una struttura impreziosita nella sua realizzazione architettonico dall’utilizzo delle soluzioni ACO per il sistema di drenaggio della parte esterna del polo museale. Per drenare una superficie di circa 5.000 mq di pavimentazione esterna - realizzata in parte in porfido e in parte in blocchetti di legno di quercia, ricavati da vecchie traversine ferroviarie - , sono stati impiegati circa 700 metri lineari di canali e caditoie ACO scelti sia per la loro efficacia e tecnologia sia per la loro linea estetica, dal design essenziale e minimale, in perfetta armonia visiva con il contesto architettonico circostante, in cui sembrano nascondersi e confondersi.

Tra le soluzioni proposte da ACO la progettazione ha scelto i canali di drenaggio della serie ACO Drain Multiline V200 0.0 e V200 basso spessore, due sistemi di drenaggio lineari in calcestruzzo polimerico, dalla larghezza di 200 mm, dalle elevate proprietà di resistenza meccanica, con profilo a V che non solo migliora le prestazioni di drenaggio ma allo stesso tempo ottimizza e incrementa l’effetto autopulente. Inoltre, la tenuta del corpo canale fino al bordo superiore del telaio, unitamente alla superficie liscia, aumenta la capacità drenante anche in caso di massimo carico, come ad esempio in caso di forti piogge. A ciò si aggiunge che la struttura laterale delle pareti di ACO Drain Multiline e la distribuzione bilanciata del materiale conferiscono al prodotto una portata e una stabilità complessiva superiore ad altri sistemi. A completamento del sistema di drenaggio sono state poi utilizzate, come elementi superiori a vista, delle caditoie a fessura in acciaio inox AISI 430, realizzate su misura per rispondere alle diverse esigenze tecniche legate alla struttura e alla composizione della pavimentazione della Fondazione Prada.
Per le parti curvilinee è stata utilizzata una tipologia di canale completamente realizzate in acciaio inox con il metodo della “calandra”, AISI 430 con la parte a vista della stessa tipologia della caditoia a fessura, per seguire e delimitare i differenti tipi di pavimentazione delle parti curvilinee.

I progetto in breve

Progetto: Fondazione Prada Milano
Tipologia: spazio espositivo
Committente: Ministero dei Beni e delle Architetti: OMA (Rem Koolhaas, Chris van Duijn)
Responsabile di progetto: Federico Pompignoli
Ingegneria strutturale: Favero&Milan
Direzione Prada Engineering: Maurizio Ciabatti

Responsabile di progetto: Maurizio Ciabatti
Costruzione: Pietro Cereghini
Direzione lavori e coordinamento: CeAS
Strutture e opere murarie: Colombo Costruzioni, Lecco
Area: 18.900 mq
Completamento: 2015

Per il trattamento delle acque di scarico dei punti di ristoro della Fondazione è stato utilizzato il separatore di grassi ACO Hydrojet estensione 3, realizzato in polietilene rinforzato e con connessione per smaltimento con aspirazione diretto e sistema autopulente idromeccanico automatizzato, il tutto senza alcuna emissione di odori.